La CM 540 è una inchiodatacchi progettata esclusivamente per suolifici.
Presente sul mercato da molti anni e continuamente perfezionata, soddisfa pienamente le esigenze di lavorazione che si riscontrano nel moderno suolificio.
Ha infatti in dotazione bloccaggi per tacchi alti e bassi, e 3 matrici di inchiodatura intercambiabili; il cambio di matrice richiede meno di un minuto.
i comandi e gli azionamenti della macchina sono totalmente pneumatici, ad eccezione del moltiplicatore di pressione oleo-pneumatico che aziona il pressore di bloccaggio del tacco. Tale sistema consente di avere una veloce corsa di accostamento a bassa pressione ed una regolazione molto ampia della successiva corsa di pressata. Ciò al fine di poter evitare cedimenti nella struttura di tacchi sottili, ma anche di poter disporre di una grande forza per pressare tacchi larghi, riuscendo anche a stampare dei marchi su sottotacco a mezzo di stampi applicati nella parte inferiore del pressore stesso e quindi nello stesso tempo di ciclo.
La pressata del ciglio della suola al tacco è esercitata da una piastra che si autoregola in altezza per i diversi spessori o per l’assenza del guardolo e agisce con una forza regolabile dal pannello di comando.
Per guardoli particolarmente delicati, con anima e dentellatura verticale sono disponibili speciali piastre pressaguardolo con canale che permettono di pressarli come se fossero piani.
L’inchiodatura è effettuata con 10 chiodi (sezione 12, lunghezza da 6 a 28 mm, lisci, elicoidali o rullati) escludibili a piacere.
E’ possibile escludere il caricamento dei chiodi in modo di poter solo pressare.
Il comando di inizio ciclo viene impartito da un tastatore facente parte della pinza, azionato dalla parte posteriore della suola quando inserita manualmente dall’operatore, col tacco già accoppiato, nella pinza stessa, che provvede a centrarla, a sostenerla durante tutto il ciclo ed a scaricarla su un piano laterale, mentre l’operatore può preparare la suola successiva.
Particolare attenzione è stata dedicata ad evitare gli sprechi di energia, sia con l’impiego del moltiplicatore di pressione, sia con una regolazione del gruppo martelli che consente di consumare aria compressa proporzionalmente al numero ed alla lunghezza dei chiosi impiegati.